Jason Nelson. I videogiochi come poesie digitali

Mario Savini

Jason Nelson - Mario Savini

Jason Nelson

Gli art games di Jason Nelson – Net Art/Digital Poetry Gamessembrano animazioni di collage dadaisti, rimandi alle opere di Kurt Schwitters, Hannah Höch o Raoul Hausmann. Le composizioni raccolgono materiali di ogni tipo, sviluppando percorsi che si snodano tra versi poetici, annotazioni disegnate a mano, documenti storici, immagini ritagliate dalla Rete. Le figure e le scritte sono accostate liberamente, senza una coerenza formale come se tutto fosse basato sulla casualità. Gli spazi di queste “poesie digitali” brulicano di bizzarre invenzioni che si accompagnano a strani rumori o a voci filtrate da un software speech-to-text. Le architetture semplici ed incomplete disorientano l’utente di fronte ai pericoli.

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